Quartetto Karski
Belgio, Polonia
Kaja Nowak, violino
Natalia Kotarba, violino
Diede Verpoest, viola
Julia Kotarba, violoncello
Biografia
Il Quartetto Karski si è formato in Belgio nel 2018 e da allora si è esibito in diverse località d’Europa, conquistando sempre di più la critica internazionale per le sue interpretazioni profonde e appassionate di brani che spaziano dalle composizioni di Haydn, fino ad arrivare al repertorio del 21° secolo.
I membri fondatori del quartetto sono le violiniste Kaja Nowak e Natalia Kotarba, il violinista e violista Diede Verpoest e la violoncellista Julia Kotarba. Dopo aver suonato insieme in diverse formazioni, i quattro musicisti hanno deciso di formare il loro quartetto in occasione della Resonances Festival Academy del 2018. Poco dopo sono stati insigniti del Grand Prix e del Premio Speciale dedicato agli allievi del Conservatorio reale di Bruxelles alla quarta competizione di musica internazionale Triomphe de l’Art di Bruxelles. Da subito, il quartetto ha avuto come maestri David Waterman, Philippe Graffin e Amy Norrington. Nel gennaio 2019, il quartetto ha aderito al programma String Quartet Studio del Royal Northern College of Music di Manchester, lavorando al fianco di Donald Grant (Quartetto Elias), Petr Prause (Quartetto Talich), Pavel Fischer (ex Quartetto Škampa) e Simon Rowland-Jones (ex Quartetto Chilingirian). Da settembre 2019, il Quartetto Karski è residente presso la Queen Elisabeth Music Chapel di Waterloo e studia con i membri del Quartetto Artemis e con Miguel da Silva.
Il nome del quartetto deriva da Jan Karski, leggendario protagonista della resistenza polacca durante la Seconda Guerra Mondiale. Inspirati dal suo impegno nel mostrare a tutti la drammatica realtà della guerra, i membri del Quartetto Karski sono fermamente convinti che ogni epoca abbia bisogno di eroi come lui. Alla luce delle gravi difficoltà che l’umanità sta affrontando in questa era, questi musicisti ritengono che la profonda sensibilità e l’animo incorruttibile di Karski siano un esempio da emulare sia nell’arte che nella vita.